Terzo posto al Concorso di Idee per il Nuovo Stadio Filadelfia: C’è una storia a Torino che ogni bambino si è sentito raccontare almeno una volta dal proprio papà o dal proprio nonno, a seconda della generazione a cui si appartiene. È una storia che parla di ragazzi, anzi “dei ragazzi”, di grandi vittorie, di invincibilità e di un campo di battaglia. Il Grande Torino è uno di quei nomi che risuona nelle stanze della nostra infanzia come una favola bellissima, magica ma vera, di quelle che fanno sgranare gli occhi un po’ di più ogni volta che ne viene rivelato un nuovo dettaglio. Una storia universale, ben nota, ma carica di infinite ramificazioni private e per questo ancora più speciale, epica e consolatrice. Tutti conoscono il mito di quella squadra irripetibile, ma ognuno di noi conserva il segreto di un incontro speciale con quella leggenda: dall’entusiasmo del proprio pacatissimo nonno, che diventava di colpo capace di lanciare per aria il cappello al primo goal, all’azzurro intenso del cielo dopo questa o quella indimenticabile vittoria.
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